Non so come poterti aiutare dal rischio di finire cenere come noi umani vecchio ulivo del Cimitero ! Come il traghettatore dell’aldilà te ne stai maestoso da secoli a sentinella dell’ultima porta che separa il caos dall’ordine assoluto ! Tu, esempio di eternità terrena, testimone della storia del mio amato paese, chissà quanto hai sofferto nel vedere e sentire quanti , attratti dalla tua maestosità, affranti e disperati si sono seduti alla tua ombra nelle strazianti giornate arse dal sole! E nella solitudine del proprio dolore, chiedere al cielo una spiegazione per la perdita di figli, genitori, fratelli , sorelle e amici più cari. Chissà di quante lacrime sei stato testimone, tante da soddisfare la sete delle tue radici ! Chissà quante volte avresti voluto confortarci dal senso di impotenza che assale noi, condannati da noi stessi alla vita caotica, tanta da non essere più sicuri di saper affrontare e risolvere i tanti problemi irrisolti che affliggono noi comuni mortali ,fin dai tempi del tuo primo germoglio e ancora prima ! Piangiamo chi hai traghettato nell’oblio e piangiamo i nostri figli costretti lontano dalla nostra terra, lontano dalla propria storia, una morte non morte ! Sono sicuro che tu amico mio hai percepito questi sentimenti più di quanto ne può percepire l'essere umano ! Costretto dalla immobilità delle radici, chissà quante volte hai invocato e sperato nel fuoco liberatore !Vorrei che la calda luce del tuo olio potesse illuminare le nostre coscienze accecate dalle tenebre Quando ciò si realizzerà, caro vecchio antico ulivo del Cimitero, anche tu sarai diventato cenere ma a differenza di noi vivrai in eterno nella memoria della nostra amata terra !! Ex tenebris ad lucem !
Remigio Raimondi